Design thinking e coaching
Il design thinking è un metodo centrato sulle persone, sviluppato dall'Università di Stanford che aiuta i team a trovare soluzioni innovative ai problemi esistenti.
Il design thinking è un modo di pensare che si basa sui bisogni e desideri delle persone e abilita le persone a disegnare il futuro a partire dalla propria prospettiva, arricchendola in una visione comune. Utilizzando questo metodo, spesso ci si rende conto che il valore non è nel concentrarsi a trovare le soluzioni giuste, ma nell'individuare il giusto problema.
Il design thinking, anche se nasce nell’ambito della progettazione, può essere utilizzato efficacemente anche nel coaching e soprattutto nel team e group coaching aziendale.
Utilizzare strumenti di design thinking in un percorso di coaching porta principalmente questi 7 benefici.
Migliora la messa a fuoco del problema
Permette di dare forma alle idee: è un approccio visuale dove si usano mappe, post-it e lavagne (fisiche o virtuali se on-line)
Dà spazio all’esplorazione: lascia molta libertà alla ricerca delle idee, lasciando la strada aperta potenzialmente a infinite possibilità
Apre all’apprendimento continuo: crea uno spazio per sperimentare, provare ed imparare
Valorizza la collaborazione: si incoraggia la costruzione delle idee su quelle degli altri, accettando le opinioni diverse. Getta le basi per il lavoro di squadra perché favorisce il rispetto dei bisogni e dei desideri degli altri componenti del team
Incoraggia il flusso creativo: tira fuori le idee inesplorate, si avvale del brainstorming e permette di superare le credenze rigide e limitanti
Coltiva le qualità della “mente del principiante”: facilita l’osservazione di problemi e questioni preesistenti con occhi nuovi, evitando idee preconcette allo scopo di scoprire nuovi angoli che aprono a nuove opportunità
In base agli obiettivi si possono strutturare sessioni di team/group coaching da un minimo di 2 ore ad un massimo di 4 ore.
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